Il Decreto legge n. 3 del 5 febbraio 2020 convertito in Legge n. 21 del 2 aprile 2020 ha modificato all’articolo 1 l’attuale impianto del bonus Renzi, prevedendo dal 1° luglio 2020 una somma pari a 100 euro netti mensili per coloro che possiedono un reddito complessivo non superiore ad euro 28.000,00.
Questo significa che nel 2020 i beneficiari del bonus riceveranno un importo complessivo di 600 euro, che passeranno a 1.200 euro nel 2021.
In virtù delle nuove disposizioni, i limiti per beneficiare del bonus nel 2020 saranno così distinti:
• Reddito complessivo non superiore ad euro 26.600,00 per beneficiare del bonus nel periodo 1° gennaio – 30 giugno 2020 (c.d. Bonus Renzi);
• Reddito complessivo non superiore ad euro 28.000,00 per beneficiare del bonus dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.
Ulteriore detrazione
Sempre il Decreto legge n. 3/2020 convertito in Legge n. 21 del 2 aprile 2020 ha introdotto all’articolo 2 un’ulteriore detrazione per i redditi da lavoro dipendente e assimilati, a partire dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020.
La misura ha infatti carattere temporaneo in vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni e potranno beneficiarne coloro che percepiscono un reddito complessivo (costituito dalla somma dei redditi percepiti compresa la quota di reddito esente per chi gode del regime dei lavoratori rimpatriati) compreso tra 28.000 e 40.000 euro così commisurato:
• Per i redditi fino a 28.000 euro, il bonus sarà riconosciuto direttamente in busta paga, con un importo di 100 euro al mese;
• Per i redditi compresi tra 28.001 euro e 35.000 euro, il bonus sarà pari a 80 euro al mese;
• Per i redditi compresi tra 35.001 euro e 40.000 euro, il bonus può arrivare ad un massimo di 80 euro.
I redditi compresi tra i 28.000 euro e 40.000 euro non vedranno un credito IRPEF nella propria busta paga, ma riceveranno il bonus come detrazione fiscale: in questo caso, l’agevolazione è minore all’aumentare del reddito e, partendo da 480 euro (80 euro al mese per i sei mesi del 2020), arriva ad azzerarsi per reddito lordi annui pari a 40.000 euro.
Erogazione dell’agevolazione
Come avviene per le detrazioni già in essere e per l’attuale bonus Renzi, sia l’ulteriore detrazione per i redditi tra 28.000 e 40.000 euro che il bonus versione 2.0 verranno anticipati in busta paga dal datore di lavoro ipotizzando ogni mese quello che sarà il reddito complessivo del 2020, salvo calcolo definitivo e verifica della spettanza in sede di conguaglio.
Qualora a fine anno dovesse emergere un importo effettivo diverso rispetto a quello erogato nei singoli mesi, l’azienda erogherà la differenza (conguaglio positivo) o la tratterrà (conguaglio negativo).
Se l’importo da recuperare eccede i 60,00 euro, la trattenuta viene scaglionata in 8 rate di pari importo, a partire dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio.
Beneficiari ed esclusi dal taglio del cuneo
Il taglio del cuneo fiscale è previsto per coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente, con esclusione delle pensioni di ogni genere e degli assegni a esse equiparati (art. 49 comma 2 lettera a) del Testo unico delle imposte sui redditi).
L’agevolazione si applica altresì a tutti coloro che percepiscono redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente.
No tax area
Non potranno beneficiare del bonus IRPEF coloro che percepiscono un reddito annuo inferiore ad 8.174 euro, soglia al di sotto della quale i redditi sono esenti da qualsiasi imposizione fiscale, pertanto il taglio del cuneo fiscale perderebbe la sua ragion d’essere.
Redditi eccedenti i 40 mila euro
L’ulteriore detrazione prevista dal Decreto legge n. 3/2020 decresce dai 28.000 di reddito complessivo fino ad azzerarsi per coloro che percepiscono redditi superiori ad 40.000 euro.